Stefano Carnicelli

SCRITTORE

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Conosco Stefano da quando eravamo adolescenti e lui è sempre stato uno dei miei migliori amici quando, d’estate, tornavo a Tornimparte per le vacanze.

Ho sempre visto Stefano come una persona speciale ma non conoscevo affatto la sua grande capacità di scrivere e soprattutto di trasmettere profonde emozioni, attraverso i suoi scritti. Per anni non ci siamo più frequentati poi, nel febbraio del 2007, per due tristi vicende, sia per me che per lui, ci siamo risentiti e forse uniti ancora di più.

Subito dopo il terremoto, lui mi ha sorpreso parlandomi di questa sua “creatura” e chiedendomi di leggere la bozza del romanzo.

È stato per me un immenso piacere ma soprattutto un onore… un onore perché leggere prima degli altri il lavoro di un tuo caro amico, ti colpisce il cuore… è come un segreto che ti viene svelato in tutta la sua purezza.

Ho letto il romanzo per il “compito” gradevolissimo per cui mi era stato affidato, poi, successivamente l’ho riletto per il puro piacere di leggerlo e quei particolari che prima avevo notato soltanto sotto un aspetto più tecnico, li ho poi analizzati con l’animo di chi vuole capire i sentimenti… sentimenti, da parte di Stefano, estremamente profondi.

Molti sono i riferimenti autobiografici presenti ne “Il Cielo Capovolto”, riferimenti che rappresentano l’anima del romanzo.

Chi conosce Stefano sa quanto abbia amato il papà Virgilio, non più fra noi e, nel romanzo, Francesco, che tra l’altro sappiamo essere il nome del figlio di Stefano, vive della presenza e dell’amore costanti del padre. Il destino, il “Suonatore“, non è stato clemente con Stefano come non lo è stato per il protagonista: il distacco dal genitore prematuro, imprevisto, ha distrutto, o almeno, ha tentato di distruggere i sogni, le speranze. Poi l’amore, la vita prendono il sopravvento e la gioia torna ad essere presente nella vita di entrambi: “la terra all’orizzonte… di nuovo appare…“.

Leggendo questo lavoro ho avuto l’impressione di trovarmi di fronte ad un’opera pura, nitida, libera da schemi troppo stretti, con una trama che, nella sua sorprendente semplicità, riesce a toccare la parte più intima del cuore.

Meravigliosa è la storia d’amore tra il protagonista e Stella, una storia destinata a veder trionfare i sentimenti nonostante l’intervento ancora ostile del destino.

Per tutto questo… grazie Stefano!

Domenica Massari

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