Il giovane Francesco ha una vita serena, nonostante sia cresciuto senza madre, ma con un padre, Mario, che gli ha insegnato ad affrontare la realtà con umiltà e fantasia. E con queste due doti Francesco percorre i primi vent’anni della sua vita, divisa tra i campi di calcio e la musica di Roberto Vecchioni e Ivano Fossati. Gli occhi di Francesco sul mondo sono gli occhi di un ragazzo che ha fiducia, che ha il cuore buono, che crede nell’Amore; finché questo Amore e questa vita non vengono segnati dalla tragica fine di Mario, falciato da un pirata della strada.
Francesco non capisce e non trova pace, all’improvviso dove c’era musica c’è solo più il silenzio; e il suono dei ricordi di una vita assieme riecheggia nelle stanze vuote della casa che un tempo abitavano. Un vecchio amico del padre allora lo invita a passare qualche settimana nel suo villaggio turistico – “Il Cielo Capovolto“-, tra le risate dei vacanzieri e i colori di un mare che ruba i colori al cielo.
Ed è qui che la vita di Francesco si plasma un’altra volta ed inaspettatamente: l’Amore lo sorprende e conosce Stella, sua coetanea, figlia del proprietario del “Cielo Capovolto“. E’ grazie a lei che Francesco torna a respirare, a sperare nel futuro e i ricordi di suo padre ora sono dolci.
Per la seconda volta in breve tempo un evento tragico travolge Francesco ed è proprio Stella ad esserne coivolta: all’improvviso ne perde le tracce, le sue domande e le sue angosce si perdono nei silenzi. Ci vorrà tempo, pazienza e tutte le forze di Francesco per combattere le ingiustizie che la vita gli porrà sul suo cammino; e sarà il cuore buono di Francesco ad accettare, comprendere e accogliere la verità e farla sua.
“Il Cielo Capovolto” è un romanzo fatto di piccole cose e dedicato a chi sa fare delle piccole cose grandi gesti. Stefano Carnicelli ha saputo raccontare con delicatezza senza mai perdere il contatto con la realtà una storia romantica e attuale, dove i veri protagonisti sono le parole e i gesti che ognuno di noi compie ogni giorno e ha dimostrato quanto sia importante dar loro importanza. Ed è solo al termine di questo romanzo, all’ultima pagina, che il lettore si scopre ad aver trattenuto il fiato. E dopo aver chiuso il romanzo si alza, dà un’occhiata al cielo e si scopre a sorridere, fiero e un po’ più consapevole delle cose che ha, e non di quelle che non possiede.