Stefano Carnicelli

SCRITTORE

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24/11/21 Franco Narducci e Angelo De Nicola “duettano” su Dante…

E’ stato un bel “duettare” tra storia e parole nella splendida location dell’Auditorium del Parco. Con Franco Narducci abbiamo scoperto un Dante che narra il suo Inferno nel nostro dialetto. Come dice Angelo, Franco è padre di “un lavoro ciclopico”… l’amore per il dialetto, lingua madre viva e non lingua della memoria.

Angelo De Nicola, sulla scia delle letture di una brillante Sabrina Giangrande, ci ha trascinato nella storia aquilana. Un Dante nel suo “Io c’ero”, in quel lontano 1294 che vede il nostro Pietro da Morrone diventare Papa, Celestino V, proprio a L’Aquila. Al di là del famoso verso dantesco, Celestino V è Uomo che diviene gigante… innovativo e attualissimo, lascia un messaggio di pace e perdono senza precedenti. Non è un caso che la nostra Perdonanza sia diventata Patrimonio Immateriale dell’UNESCO.

E poi gli interventi profondi e garbati di Francesca Pompa e Massimo Pasqualone, l’immancabile Roberto Maccarrone (sempre pronto e disponibile nell’organizzazione dei nostri eventi) e la sua libreria. Non poteva non esserci la mia/nostra Associazione “Il Cielo Capovolto” e Maria Alberti che, seppur a distanza, dalla sua Torino, ha curato il progetto grafico della bellissima locandina. Moderare un evento di questo spessore artistico e culturale è stato un privilegio che mi ha senza dubbio arricchito. Analoghe considerazioni le ho raccolte tra il pubblico presente (che ringrazio anche a nome di tutti i protagonisti) alla fine dell’evento. Evidentemente, ancora una volta, qualcosa di buono è stato fatto per la nostra città… Al prossimo incontro…

P.S. Un grazie a Daniela Manelli Trionfi per le belle foto…

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