Il mio Diario racconta che sabato 10 novembre 2018 ci fu una giornata, tutta aquilana, per la giovane scrittrice Viola Di Grado. Fu una giornata trascorsa un po’ in giro tra scuole e librerie. Abbiamo avuto, in quel giorno, la fortuna di conoscere l’autrice.
Ci dedicammo al suo straordinario romanzo “Bambini di ferro”.
La vera bellezza del romanzo di Viola Di Grado, sta proprio nella costante contrapposizione tra i più importanti insegnamenti che appartengono alla storia dell’uomo, e la fredda determinazione di un mondo troppo tecnologico; un mondo che potrebbe volgere, facilmente, verso un cupo futuro di cui si avvertono già i segnali.
E’ proprio attraverso l’estremizzazione della storia narrata che l’autrice cerca di lanciare un chiaro segnale affinché l’essenza dell’uomo possa essere salvata e messa al riparo da ogni forma di violenza e/o costrizione.
Ancora oggi, un grazie a Viola per aver deciso di portare la sua scrittura a L’Aquila. Come sempre, l’incontro si rese possibile grazie alla macchina organizzativa del buon Roberto Maccarrone e della sua libreria. Con noi, gli amici Barbara Bologna (voce narrante) e Fabio Iuliano (accompagnamento musicale) resero vivi i testi dell’autrice.
Infine, come non ricordare il calore di un sempre attento pubblico aquilano? Senza di loro non avrebbe senso dare vita ad eventi culturali di questo genere che hanno, in fondo, il grande dono della bellezza…